Vendere casa sotto il valore catastale è legale, ma può comportare rischi fiscali. Scopri cosa si rischia, come evitarlo e come tutelarti da accertamenti dell’Agenzia delle Entrate.
Vendere sotto il valore catastale: è davvero possibile?
Vendere una casa non significa solo trovare un acquirente: è anche un’operazione che richiede attenzione agli aspetti fiscali.
Una delle domande più comuni è: posso vendere l’immobile a un prezzo inferiore al valore catastale?
La risposta è sì, è possibile e legale, a condizione che:
Il prezzo indicato nell’atto notarile sia quello effettivamente pagato;
Non si tratti di una vendita simulata o di una donazione dissimulata.
Il valore catastale serve solo come riferimento fiscale per calcolare imposte come l’imposta di registro o l’IMU.
Non corrisponde al valore reale di mercato, che dipende da posizione, stato dell’immobile e domanda locale.
I rischi di una vendita sotto il valore catastale
Vendere a un prezzo più basso non è vietato, ma può far scattare dei controlli fiscali.
L’Agenzia delle Entrate può infatti sospettare che il prezzo dichiarato non corrisponda a quello realmente pagato.
Vediamo nel dettaglio i principali rischi.
1. Rischio di accertamento fiscale
L’ Agenzia delle Entrate può avviare un accertamento di valore se ritiene che il prezzo dichiarato non sia congruo rispetto al valore reale o catastale.
In tal caso, può:
Ricalcolare le imposte (registro, ipotecaria e catastale) sulla base del valore stimato;
Applicare sanzioni fino al 100% della differenza;
Richiedere interessi di mora.
Sia il venditore che l’acquirente possono essere chiamati a rispondere in solido del maggior tributo.
Suggerimento: Conserva documenti, perizie e annunci di vendita. Sono prove utili per dimostrare la correttezza del prezzo in caso di accertamento.
2. Donazione dissimulata o parziale
Un altro rischio è quello della donazione mascherata, soprattutto quando la vendita avviene tra parenti o persone legate da rapporti personali.
Se il prezzo è troppo basso rispetto al valore reale, il Fisco o gli eredi potrebbero sostenere che si tratta di una donazione indiretta, con possibili:
Imposte di donazione non versate;
Contenziosi tra eredi;
Problemi nella futura rivendita o successione.
Effetti per l’acquirente
Anche chi compra può subire conseguenze:
Se rivende entro 5 anni, la plusvalenza tassabile sarà più alta, perché calcolata su un prezzo di acquisto basso.
In caso di accertamento fiscale, potrebbe dover integrare le imposte insieme al venditore.
Per questo, è sempre consigliabile acquistare solo con “valutazioni certificate” e atti notarili trasparenti.
Conclusioni
Vendere una casa sotto il suo valore catastale non è vietato, ma richiede attenzione e trasparenza.
Il prezzo deve essere giustificabile e realistico, altrimenti si rischiano accertamenti fiscali o contestazioni ereditarie.
Affidarsi a un notaio o a un consulente immobiliare esperto è la scelta migliore per evitare errori e dormire sonni tranquilli.